mercoledì 28 luglio 2010

Le emozioni di maestre ed educatrici


Gli educatori sono influenzati dai loro vissuti emotivi nella relazione quotidiana col bambino. sono due gli aspetti da mettere in luce: prima di tutto le maestre sono persone e in quanto tali provano emozioni che possono influire sulla qualità del lavoro. Non è una novità che uno stato d'animo positivo predisponga a buoni contatti interpersonali, mentre uno negativo li sfavorisca. Tuttavia, e questo è il secondo punto, gli educatori hanno una professionalità specialistica e sono ben consapevoli dell'influenza positiva o negativa che può avere il loro vissuto emotivo; hanno appreso, in sostanza quella abilità definita consapevolezza emotiva: in altre parole, riconoscono quale tipo di emozione stanno provando e perchè provano proprio quell'emozione. Il poter identificare il proprio vissuto emotivo e la causa determinante dell'emozione permette di selezionare con maggiore razionalità le reazioni comportamentali seguenti l'emozione e di circoscriverle all'interno della determinata situazione che ha promosso quel tipo di vissuto, senza generarizzarle ad altre. Il ruolo professionale di educatori e maestri implica una buona padronanza emotiva: ciò non significa annullare le proprie emozioni ma identificarle e saperle padroneggiare. Il passo ulteriore sta nel riconoscere che tutte le emozioni provate hanno un ruolo, ci segnalano che ci si sta allontanando oppure avvicinando all'obiettivo iniziale: le emozioni perciò comunicano dei messaggi.

Gli educatori possiedono l'abilità di padroneggiare emozioni, che sono elementi preziosi per dirigire l'attività educativa; le emozioni sono assolutamente favorevoli a chi sa riconoscerle. E' a partire dalla propria consapevolezza emotiva che gli educatori programmano l'obiettivo di promuovere la stessa abilità anche nei bambini.

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